informaticaLa SER & PRACTICES (Software Engineering Research & Practices) di Bari ha conseguito, nel 2014, la certificazione di conformità alla norma ISO/IEC 25000 – Software Product manutenibilità – diventando così la prima società in Italia a sviluppare prodotti software certificati in conformità alla norma ISO/IEC 25000. Il certificato è stato emesso da AENOR (Associazione no-profit spagnola per la normazione e la certificazione) e la valutazione di manutenibilità è stata effettuata dal laboratorio accreditato AQC Lab.

dipartimento informatica bariLa SER & PRACTICES è una spin off costituita dal gruppo di ricerca di Ingegneria del Software dell’Università degli Studi di Bari, più noto con il nome di SERLab, formato da docenti, ricercatori e professionisti che da quasi 40 anni si occupano d’ingegneria del software. La società è stata creata con l’obiettivo di implementare i risultati di ricerca e dell’innovazione nell’Ingegneria del Software nello sviluppo e nella produzione di software sfruttabili dalle imprese, per la realizzazione dei loro obiettivi di business e strategici.

In ragione della mission aziendale la Società ha deciso di intraprendere con AENOR il percorso per il conseguimento della Certificazione in conformità allo standard ISO/IEC 25000 (le norme della famiglia ISO/IEC 25000 creano un quadro comune per la valutazione della qualità dei prodotti software) diventando così progetto pilota in Italia.
Infatti, AENOR aveva già sviluppato in Spagna, nel 2013, ben tre progetti pilota di valutazione e certificazione prodotti software secondo la ISO/IEC 25010, concentrandosi sulla manutenibilità. La sperimentazione condotta da AENOR, prima in Spagna e adesso anche in Italia, ha confermato l’importanza dell’adozione di un sistema che garantisca la qualità dei prodotti software per un’azienda, in modo da poter:

  • differenziarsi dalla concorrenza, garantendo tempi di consegna e riduzione dei guasti del prodotto dopo l’impianto in produzione;
  • stabilire accordi nel settore dei servizi;
  • definire i parametri di qualità che il prodotto deve soddisfare prima di essere consegnato;
  • rilevare eventuali difetti del prodotto e procedere alla loro rimozione prima della consegna, risparmiando i costi nella successiva fase di mantenimento;
  • valutare e monitorare le prestazioni del prodotto software sviluppato;
  • verificare che il prodotto software sia stato sviluppato rispettando i livelli necessari le caratteristiche di sicurezza (riservatezza, integrità, autenticità, non ripudio, ecc.).
Lo sviluppo dei progetti pilota, sia in Spagna sia in Italia, è stato condotto in collaborazione con AQC Lab – primo laboratorio in Spagna accreditato ENAC (Accreditamento Nazionale) per la realizzazione di test di valutazione della qualità delle applicazioni software. E’ interessante notare che AQC Lab, come la SER&Practices, sia uno spin-off universitario; infatti, il laboratorio è stato fondato dal gruppo di ricerca Alarcos, dell’Università di Castilla – La Mancha, ed ha oltre 20 anni di esperienza nella metrica, la manutenzione e ingegneria del software.

A conferma di quanto detto AENOR ha reso pubblici i risultati conseguiti dalle tre aziende che in spagna hanno partecipato alla sperimentazione nel 2013: Bitware, Sicaman ed Enxenio. In particolare la Bitware ha dichiarato di aver conseguito vantaggi tangibili dall’adozione della certificazione ISO/IEC 25000:

  • riduzione del 40% del codice eseguito;
  • aumento di velocità esecuzione e del carico;
  • meccanizzazione e semplificazione dei processi d’implementazione;
  • miglioramento dell’efficienza dei gruppi di progetto;
  • riduzione e rispetto dei tempi di consegna dei prodotti;
  • riduzione di oltre il 40% degli interventi di manutenzione in generale e del 90% degli interventi di manutenzione correttiva a causa della riduzione del codice, che è stato oggetto del maggior numero d’incidenti, e la semplificazione del processo di affidabilità con il cliente finale.

I progetti pilota in Spagna, quindi, hanno riscontrato un grande successo tra le aziende che aderenti proprio in virtù di questi e degli altri risultati conseguiti, adesso non resta che aspettare i risultati della sperimentazione pilota in Italia con la SER & PRACTICES di Bari.

Da luglio 2014 è diventato obbligatorio, per chi produce strutture in acciaio o alluminio (o parti di esse), dotare i prodotti di Marcatura CE secondo la norma UNI EN 1090-1.

La Marcatura CE quindi diventa l’unica modalità di qualificazione dei prodotti rientranti nel campo di applicazione di detta norma armonizzata, ai fini dell’impiego dei prodotti stessi nelle opere.

29 Maggio 2014

L’Amministrazione Unico di CSAD Giusj Gangemi è intervenuta al Convegno “La Sostenibilità dei prodotti attraverso il Life Cycle Assessment (LCA) e la Carboon Footprint” – CONFINDUSTRIA Bari e BAT.

logo race bari 2014Tre giorni di salute, sport e benessere per la lotta ai tumori del seno – 8^ ed.

CSAD è sponsor dell’evento e sostiene con orgoglio la manifestazione volta alla sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano.

La Race for the Cure è un evento di tre giorni ricco di iniziative dedicate alla salute, allo sport e al benessere, che culmina la domenica con la partecipatissima corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km.

Corri o passeggia insieme a noi!

Puoi effettuare l’iscrizione alla manifestazione:

  • presso la sede di CSAD a Bari in Via delle Murge 65/A
  • online sul sito ufficiale

+ info brochure locandina percorso

www.komen.it/la-race-di-bari-homewww.racebari.it

Formazione continua: in un anno adesioni in aumento

I bandi aperti dai principali fondi interprofessionali prevedono finanziamenti per 800mila aziende da investire in formazione continua…

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Fonte: Il Sole 24 Ore del 17 marzo 2014

CSAD è ente accreditato per i fondi interprofessionali:

accreditato fondoprofessioni

 

Pil a più 0.1%. Il giudizio dell’agenzia di rating l’Italia torna a crescere dopo oltre due anni. E Moody’s: ora stabili.

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Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato pubblicato l’aggiornamento a ottobre 2013 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n.81 Testo Unico sulla Salute e la Sicurezza sul lavoro.

Tra le novità introdotte, ecco in sintesi le più rilevanti:

  • Inserite le modifiche introdotte dall’art. 11, comma 5, D.L. 14/08/2013, n. 93, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonchè in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”
  • Inserite le modifiche introdotte dal Decreto-Legge 21/06/2013, n. 69 recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”
  • Aggiornati gli importi delle sanzioni come previsto dall’art. 306 comma 4-bis, così come modificato dal Decreto-Legge 28/06/2013, n. 76 recante “Primi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonchè in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti”
  • Inserite le circolari 18, 21, 28, 30, 31 e 35 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché le circolari del 10/05/2013 e del 10/06/2013 del Ministero della Salute
  • Inserite le circolari del 31/01/2013, 27/06/2013 e 02/07/2013
  • Inserito il Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero della Salute del 30/05/2013 riguardante l’elenco delle aziende autorizzate ad effettuare lavori sotto tensione su impianti elettrici alimentati a frequenza industriale a tensione superiore a 1000V ai sensi del punto 3.4 dell’allegato I al D.M. 04/02/2011
  • Sostituito il Decreto Dirigenziale del 24 aprile 2013 con il Decreto Dirigenziale del 31 luglio 2013 riguardante il VI elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’art. 71 comma 11

Il Centro Studi Ambientali e Direzionali è inserito al n. 55 dell’Elenco degli “Organismi Formativi Accreditati” ai sensi della Legge Regionale n 12 del 2002 e dell’Avviso pubblico approvato con AD n. 1191/2012.

L’industria alimentare italiana rappresenta il quarto comparto per numero di imprese.

Nell’industria alimentare, il grado di internazionalizzazione attiva, misurato sulla base dell’incidenza delle attività realizzate all’estero da controllate italiane rispetto al complesso di quelle svolte in Italia, è pari al 9,4% in termini di fatturato, al 12,3% in termini di addetti, al 13,3% in termini di fatturato al netto degli acquisti di beni e servizi.

L’industria alimentare in Italia e nei principali paesi europei

Quote percentuali sul totale manifatturiero (anno 2008)

Il contributo alla crescita dell’occupazione

La propensione alla creazione di posti di lavoro nella fase pre-crisi e la tenuta occupazionale nella fase acuta della recessione rappresentano tratti rilevanti delle imprese dell’industria alimentare. Infatti, se si guarda alle variazioni tra il 2008 e il 2009 – ovvero nel periodo di recessione più severa – il settore non è tra quelli del manifatturiero nei quali si sono verificate le maggiori perdite di imprese o di addetti. Al contrario, nel corso del 2009 il comparto ha presentato, rispetto alla media dei settori industriali, un tasso di natalità d’impresa lievemente superiore.

Nel confronto con i restanti comparti industriali, quindi, le imprese dell’industria alimentare hanno mostrato una maggiore propensione alla creazione di posti di lavoro nella fase pre-crisi, mentre negli anni di recessione più acuta hanno evidenziato tassi di creazione di posti di lavoro superiori e tassi di espulsione inferiori.

Fonte: http://www.istat.it/it/files/2011/09/relazioneMonducci18ottobre.pdf